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La tassazione nelle scommesse sportive: cosa dice la normativa

La tassazione scommesse sportive in Italia è regolata da un quadro normativo ben definito, che coinvolge sia i concessionari che operano sotto licenza ADM (ex AAMS), sia – in alcuni casi – i giocatori stessi. In linea generale, le imposte sulle scommesse vengono pagate direttamente dal bookmaker al momento della raccolta delle puntate. Questo significa che, per le scommesse sportive online autorizzate in Italia, le vincite percepite dal giocatore non sono tassate in maniera diretta, in quanto già soggette a trattenute a monte. Tuttavia, questo vale solo se si scommette su siti legali con concessione ADM. La tassazione scommesse sportive AAMS si applica alle raccolte lorde dei bookmaker, con aliquote che variano a seconda del tipo di gioco: per il betting a quota fissa, ad esempio, è prevista una tassazione sul margine. Comprendere come funziona la tassazione delle scommesse è fondamentale per evitare errori o problemi con il Fisco, soprattutto se si percepiscono vincite ingenti o si utilizzano piattaforme estere.

Le tasse sulle scommesse sportive: come si pagano nel 2025

Nel 2025, il sistema fiscale italiano non prevede tasse dirette sulle vincite da scommesse sportive effettuate su piattaforme autorizzate ADM. Questo perché i bookmaker con licenza italiana versano già le imposte sulle giocate raccolte. Quindi, se giochi su siti legali AAMS, le scommesse non si pagano due volte: le tasse sono già incluse nel sistema. Diversa è la situazione per i siti non autorizzati o esteri: in questi casi, le vincite possono essere soggette a tassazione diretta da parte del contribuente. È importante conoscere la distinzione tra tassazione scommesse sportive online legali e quelle irregolari. Inoltre, la normativa prevede che la fiscalità delle scommesse sportive non sia legata a ogni singola vincita, ma a una valutazione globale del reddito, che può emergere nel caso di controlli fiscali approfonditi. Per evitare problemi, è sempre consigliabile scommettere su piattaforme italiane autorizzate che gestiscono correttamente la tassazione giochi a distanza.

Quando e come dichiarare le vincite

Se scommetti su siti ADM, non sei obbligato a includere le vincite nella dichiarazione dei redditi, perché le tasse sulle scommesse sportive sono già assolte alla fonte. Tuttavia, se vinci grosse somme o giochi regolarmente su siti esteri non autorizzati, la situazione cambia. In tal caso, le vincite scommesse sportive tassazione rientrano tra i redditi diversi da dichiarare nel modello Redditi PF. È importante sapere quando e come dichiarare le vincite da scommesse estere, per evitare sanzioni da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Inoltre, le vincite da scommesse estere dichiarazione possono comportare obblighi legati al monitoraggio fiscale (quadro RW) se i fondi restano su conti online esterni non dichiarati. È consigliabile rivolgersi a un commercialista se si ha il dubbio che le proprie attività di gioco possano avere rilievo fiscale.
In breve:

  • Su siti ADM: nessuna dichiarazione necessaria

  • Su siti esteri: obbligo di dichiarazione e tassazione diretta

È legale scommettere su siti esteri?

Tecnicamente, scommettere su siti non AAMS non è un reato, ma comporta rischi fiscali e legali. I siti esteri che non hanno concessione ADM non possono garantire la stessa tutela in termini di sicurezza, trasparenza e gestione fiscale. Inoltre, le vincite ottenute su queste piattaforme sono soggette a tassazione autonoma da parte del giocatore.
Se ti chiedi tassazione siti scommesse esteri, sappi che sei tu il responsabile del pagamento delle imposte in Italia. Le vincite devono essere dichiarate come redditi diversi, e ometterle può portare a sanzioni per evasione fiscale.
Anche se alcuni siti esteri operano con licenze europee (es. Malta, Curacao), la legge italiana riconosce come legittimi solo quelli con licenza ADM.
Inoltre, le piattaforme non ADM non offrono garanzie in caso di controversie o mancati pagamenti. La tassazione scommesse estere rappresenta un’area grigia per molti, ma chi sceglie questi operatori deve essere pienamente consapevole delle conseguenze legali e fiscali.

La tassazione nel betting exchange

Il betting exchange è una forma alternativa di scommessa dove i giocatori scommettono tra loro, assumendo il ruolo di “banco”. In Italia, è legale solo tramite piattaforme ADM (es. Betfair Exchange Italia). La tassazione scommesse betting exchange segue le stesse logiche delle scommesse tradizionali: le imposte sono applicate sul margine del bookmaker, che funge da intermediario.
Se si utilizza un betting exchange estero, invece, le vincite sono considerate redditi non tassati alla fonte e vanno inserite nella dichiarazione vincite scommesse.
Il vantaggio delle piattaforme italiane è che la tassazione vincite scommesse è già gestita dal sistema, semplificando la vita ai giocatori. Tuttavia, il betting exchange richiede maggiore competenza tecnica, poiché il guadagno deriva anche da analisi delle quote e delle variazioni in tempo reale.
Per chi pratica questa modalità in maniera professionale, è raccomandata una consulenza fiscale, poiché al crescere dei profitti può sorgere la necessità di inquadrare l’attività come abituale e quindi soggetta a tassazione ordinaria.