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Come funzionano le tasse sulle scommesse sportive in Italia

In Italia, le tasse sulle scommesse sportive sono regolamentate in modo chiaro dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM), ex AAMS. La normativa prevede che ogni giocata comporti il pagamento di una tassazione, applicata direttamente dal bookmaker. Questo significa che le imposte vengono detratte alla fonte e non grava sullo scommettitore alcun obbligo immediato di versamento fiscale, almeno per le vincite standard.

Chi paga le tasse sulle scommesse: scommettitore o bookmaker?

A pagare le tasse sulle scommesse sportive sono principalmente i bookmaker, che trattengono la percentuale dovuta allo Stato direttamente dalle giocate o dalle vincite. Tuttavia, in alcuni casi, anche lo scommettitore può essere coinvolto nel pagamento, specialmente per quanto riguarda le vincite molto elevate. In generale, però, il sistema italiano tende a tutelare l’utente finale, scaricando l’onere fiscale sugli operatori.

Quanto incidono le tasse sulle vincite

Le tasse vincite scommesse in Italia variano a seconda del canale di gioco (online o fisico) e della tipologia di scommessa. In genere, l’imposta viene già trattenuta al momento della vincita, e si aggira attorno al 20% della differenza tra puntata e vincita, al netto del payout. Tuttavia, il carico fiscale effettivo per lo scommettitore può sembrare invisibile poiché già incluso nelle quote offerte.

Percentuali e calcolo delle tasse sulle scommesse

Il calcolo delle tasse scommesse prevede due modalità principali:

  • Per le scommesse online: la tassazione si applica sul margine del bookmaker.

  • Per le agenzie fisiche: l’imposta è sull’importo giocato.

Le percentuali tasse scommesse cambiano anche in base allo sport e alla tipologia di evento. In media, per i bookmaker, la tassazione si aggira tra il 20% e il 25% del margine lordo. Per lo scommettitore, questo impatto è riflesso nelle quote leggermente inferiori rispetto a mercati esteri.

Tassazione delle vincite online vs agenzie fisiche

La tassazione scommesse online è generalmente più favorevole rispetto a quella delle agenzie fisiche. Questo perché il prelievo sul margine è inferiore e l’offerta è più competitiva. Nei centri scommesse, le imposte sull’importo giocato riducono il payout effettivo, rendendo le vincite potenzialmente meno vantaggiose per l’utente.

Normativa fiscale italiana sulle scommesse sportive

La normativa fiscale scommesse italiana è contenuta nel Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (TULPS) e aggiornata dal Decreto Dignità e successive Leggi di Bilancio. Il sistema attuale prevede:

  • Licenza ADM obbligatoria

  • Pagamento delle tasse da parte dei concessionari

  • Obbligo di trasparenza nelle quote e nel payout

Questa regolamentazione assicura che le scommesse sportive siano legali e tassate correttamente.

Cosa succede in caso di vincite elevate

Nel caso di vincite scommesse elevate, superiori a determinate soglie (es. 10.000€), l’Agenzia delle Entrate può avviare controlli. In questi casi, può essere richiesta una dichiarazione vincite scommesse per verificare la provenienza del denaro. Se si utilizzano operatori legali con licenza ADM, si è generalmente coperti. Diverso è il discorso per vincite ottenute su siti non autorizzati, dove si incorre in obblighi fiscali più severi.

Come dichiarare le vincite da scommesse (se necessario)

In genere, le vincite da scommesse tramite operatori ADM non devono essere dichiarate nel 730 o nel Modello Redditi. Tuttavia, se si utilizzano siti esteri non autorizzati, le vincite sono tassabili al 26% e devono essere inserite nella dichiarazione dei redditi. È quindi fondamentale giocare su siti legali per evitare problemi con il fisco scommesse sportive.

Tasse scommesse: confronto con altri Paesi europei

Rispetto ad altri Paesi europei, l’Italia ha una tassazione più severa per gli operatori e più tutelante per i giocatori. Ad esempio:

  • In Regno Unito, l’imposta è sul margine e le vincite sono totalmente esentasse per i giocatori.

  • In Germania, i giocatori pagano una tassa del 5,3% su ogni scommessa.

  • In Francia, le imposte sono più complesse e incidono su ogni fase della giocata.

Il confronto tasse scommesse Europa dimostra che il sistema italiano è competitivo per lo scommettitore ma impegnativo per il bookmaker.

Domande frequenti sulle tasse nelle scommesse sportive

Devo pagare tasse se vinco una schedina online?
No, se giochi su siti ADM: la tassazione è già inclusa nelle quote.

Quanto si paga di tasse sulle scommesse in Italia?
Dipende dal canale (online/fisico) e dal margine del bookmaker. Di solito, l’impatto è già incluso.

Le vincite vanno dichiarate?
Solo se derivano da siti non autorizzati.

I bonus vinti sono tassati?
No, ma le vincite derivate dai bonus seguono la stessa tassazione delle normali giocate.